Oggi ci occupiamo di un argomento estremamente importante di cui si sente parlare ancora troppo poco: l’accessibilità di un sito web. Comprendere pienamente cosa si intende con accessibilità web e perché sia così importante è fondamentale. Entro il 2025 infatti, ogni sito, piattaforma, e-commerce e applicazione dovrà essere pienamente accessibile.
Se non hai mai sentito parlare di accessibilità web e vuoi capire come applicarla al tuo sito, sei nel posto giusto: in questa guida ti spiegheremo tutto quello che devi sapere.
Che cosa si intende con accessibilità web?
In Italia l’accessibilità è stata definita dalla legge Stanca del 2004 come
“La capacità dei sistemi informatici, ivi inclusi i siti web e le applicazioni mobili, nelle forme e nei limiti consentiti dalle conoscenze tecnologiche, di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari.”
Un sito web accessibile, dunque, permette davvero a tutti di potervi accedere, anche alle persone disabili. Navigare su internet può sembrare scontato, ma per moltissimi non è così: basti pensare a chi presenta problemi visivi o uditivi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che circa il 15% delle persone al mondo sia affetto da qualche forma di disabilità. Nell’ambito digitale, le disabilità che limitano l’accesso ai contenuti sono soprattutto:
- visive (deficit visivi, daltonismo);
- uditive (perdita completa o parziale dell’udito);
- cognitive (Autismo, DSA e molte altre);
- fisiche (disturbi temporanei, mancanza di un arto).
Per chi presenta queste problematiche, l’uso della tecnologia può essere difficoltoso; ma può essere anche un’enorme opportunità di crescita, emancipazione e di lavoro.
L’accesso alle tecnologie è un diritto umano fondamentale sancito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità; esistono inoltre molte normative e decreti studiati apposta per il raggiungimento di questi obiettivi. È compito di chi lavora con il web premurarsi che siti, app e piattaforme siano facilmente utilizzabili da tutti.
Le linee guida sull’accessibilità
Cosa fare quindi per migliorare il design del nostro sito web, in modo da rendere possibile la navigazione a tutti?
Sicuramente il primo passo è quello di seguire le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines), che potete trovare qui. Queste linee guida forniscono standard e requisiti da seguire durante lo sviluppo di tutti i tipi di tecnologie.
Per essere accessibile, un’app o sito web deve essere:
- Perceivable, percepibile;
- Operable, operabile;
- Understandable, comprensibile;
- Robust, ovvero interpretabile e accessibile da parte delle tecnologie assistive.
Andiamo a vedere nel dettaglio quali strategie si possono mettere in atto nella pratica per rendere il sito navigabile e fruibile anche dalle persone con disabilità.
Ecco dunque alcune best practices:
- Inserire il testo nel tag “alt”: questa pratica aiuterà chi non può vedere a riconoscere il contenuto di un’immagine. Nel tag “alt”, infatti, si va a descrivere il contenuto dell’immagine.
- Mantenere un testo leggibile: per farlo è necessario utilizzare caratteri sufficientemente grandi, un’interlinea adeguata e font semplici e puliti.
- Navigazione tramite tastiera: il sito deve essere accessibile tramite tastiera utilizzando il tasto Tab per passare da una sezione all’altra.
- Fare attenzione ai colori: può sembrare scontato, ma meglio evitare colori che potrebbero compromettere la leggibilità dei testi.
I tools che ci vengono in aiuto
Che tu abbia già un sito web o che tu stia lavorando alla sua realizzazione, verificarne l’accessibilità è uno step da non trascurare. Verificare l’accessibilità di un sito web è alla portata di tutti: un semplice trucco è provare a navigarlo senza utilizzare il mouse, per rendersi conto di quanto sia fattibile per chi presenta disabilità visive o fisiche.
Questo però non basta per garantire un’accessibilità adeguata a tutti. Niente paura, però! In aiuto ci vengono alcuni strumenti professionali: qui trovi elencati i 3 migliori.
Innanzitutto esistono i test WCAG che, oltre a indicare le linee guida, evidenziano i problemi del sito e suggeriscono come risolverli.
Un altro strumento molto valido è Google Lighthouse, un tool open source di verifica e controllo della qualità del tuo sito. Molto interessante è la sezione Accessibility Tree, dove viene anche mostrata la struttura del sito che può essere letta dal sintetizzatore vocale.
Infine consigliamo tota11y. Grazie a poche righe di JavaScript, questo strumento permette di attivare un pulsante attraverso il quale vengono mostrate le criticità del sito web in termini di accessibilità. Una volta individuati gli aspetti da migliorare, sarà molto più semplice modificarli per aumentare l’usabilità del sito.
Non lasciamo indietro nessuno
L’accessibilità web è un argomento che ci sta particolarmente a cuore, e che è parte fondamentale del nostro processo lavorativo fin da quando siamo entrati nel mondo dello sviluppo web. Ogni volta che lavoriamo a una nuova interfaccia, ci chiediamo sempre “questo contenuto può essere facilmente utilizzato da tutti gli utenti?”, e non siamo soddisfatti finché la risposta non è un sincero sì.
Si parla ancora pochissimo di accessibilità in ambito web e ben pochi ci pensano nel momento di realizzare un sito o una app. Eppure basta veramente poco, qualche accortezza e molta attenzione.
Grazie alle linee guida WCAG e agli strumenti che abbiamo indicato, è assolutamente possibile progredire verso un web accessibile e aperto a tutti.
Se anche tu hai a cuore questo argomento e vuoi rendere accessibile il tuo sito (anche in vista della scadenza del 2025!), contattaci per parlarne insieme.
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